CRIMINOLOGIA e DIRITTO

Jack lo Squartatore – il serial killer misterioso

images?q=tbn:ANd9GcQJGwsfpbqhQT89rxuVRFZyKCKmv5sPSetXB9IJDiq7ypMDETt3Jack The Ripper è ormai una leggenda, su di lui è stato scritto di tutto e sono stati girati diversi film e creati videogiochi. Lo Squartatore fu uno dei primi criminali della storia ad esser classificato come “serial killer”, ma la sua storia è molto diversa da quelle che siamo abituati a sentire sugli assassini seriali: Jack non è stato arrestato né condannato, non ha mai commesso errori e non è mai stato possibile associare un volto a quelle mani assassine e estremamente precise.
Gli inquirenti hanno brancolato a lungo nel buio, cercando di farsi luce tra i pochi indizi a loro disposizioni (alcuni dei quali mandati addirittura via posta dallo stesso Ripper), qualche sommaria descrizione di testimoni oculari e tantissime ipotesi.
Ancora oggi Scotland Yard mantiene aperto il fascicolo su Jack Lo Squartatore, nella speranza di far luce sul più grande mistero della storia della criminologia.

Con questo scritto, cercheremo di ripercorrere tutta la storia di Jack Lo Squartatore. Precisiamo che sono tantissimi i documenti da analizzare e non è facile costruire un documento che sia completo di tutto.

La nostra storia inizia nel 1888, tra il 31 Agosto e il 9 Novembre. Lo scenario è l’oscuro e nebbioso quartiere di Whitechapel, East End, Londra, una zona mal frequentata e dove è normale rinvenire vittime di omicidi: furti, regolamenti di conti, liti tra ubriachi. Ma la storia di Jack The Ripper attirerà sin da subito l’attenzione dell’intero globo, perché sin da subito tutti comprenderanno che si tratta di una storia diversa dal solito.

L’orrore comincia all’alba di venerdì 31 Agosto, nella strada di Buck’s Row, quando uno scaricatore di porto rinviene il cadavere sgozzato, e privato degli organi interni, di Mary Ann Nichols. Mary Ann era una prostituta e un’alcolizzata, passava le nottate divisa tra i propri clienti e qualche bicchiere bevuto nei ricoveri per i poveri.
Anche le vittime successive saranno prostitute, così come il modus operandi sarà sempre lo stesso: Jack avvicina la donna in un angolo buio di qualche strada di Whitechapel e le afferra la gola, stringendo per soffocarla, fino a che la sventurata non perde i sensi. Le più “fortunate” muoiono per asfissia, ma le più sfortunate svengono solamente. A questo punto infatti Lo Squartatore le adagia per terra e comincia a tagliare la gola con una furia che è pari soltanto alla sua certosina precisione. Arriva quasi alla decapitazione della testa, poi si lancia sugli organi interni e sul resto del corpo. Jack si dimostra capace di rimuovere un rene senza toccare altre parti, può esportare l’intera parte genitale con un solo taglio netto. Le parti rimosse diverranno suoi trofei.

L’8 settembre 1888 l’assassino di Whitechapel torna a far parlare di se. La seconda vittima si chiamaimages?q=tbn:ANd9GcROmfYT_B5p4rF7k_kliAEkEIwchaBnFCOUQZJm5Uzx1O_UUI8I Annie Chapman, ha 46 anni e fa la prostituta. Il suo corpo viene ritrovato a Hanbury Street, incredibilmente martoriato: l’addome è aperto, gli intestini sono stati rimossi. Alcune interiora sono sparse sul pavimento, altre sono state semplicemente poggiate sul petto della donna. La vagina è stata rimossa con grande precisione. Vicino al corpo della donna sono raccolte tutte le sue cose, disposte quasi ad arte e, insieme ad esse, c’è un bigliettino con una piccola firma: Jack The Ripper. Questa è una data importante perchè è il giorno in cui si comprende che a Londra gira un Serial Killer che inizia a sfidare gli inquirenti e lo fa presentandosi agli occhi del mondo con un nome che diventerà quasi una leggenda.
Alcuni testimoni oculari dicono di aver visto aggirarsi un uomo di bassa statura, con un cappotto scuro e con una valigia nera nella mano sinistra.

Gli efferati delitti terrorizzano l’opinione pubblica al punto che il misero quartiere di Whitechapel si riempie ben presto di pattuglie speciali di Scotland Yard, supportate da poliziotti in borghese e da semplici sorveglianti.
I giornalisti e i londinesi cominciano a lanciare le prime ipotesi: Jack adesso è un dottore o uno studente di medicina, ora è un dipendente dell’obitorio, ora è un macellaio. Sono tantissime le ipotesi che nel giro di poco tempo vengono fatte ma si sa molto poco.

In questo scenario grottesco Jack sembra divertirsi un mondo. Il killer comincia a scrivere delle lettere, la prima delle quali viene recapitata al direttore del Central News, una sorta di Ansa inglese. Non arriveranno solo lettere però. Jack spedirà dei pacchetti contenenti organi umani, orecchie, reni. Insomma, Lo Squartatore non perde occasione per umiliare e provocare chi è sulle sue tracce.

Questo il contenuto della lettera al Direttore del Central News:

images?q=tbn:ANd9GcREXbhpXZe4sQ8wxNsfNmxfgnjgzbarqODHLHPhEbvb5aRxjlx5Caro Direttore,
continuo a sentire in giro che la polizia mi ha catturato, ma non lo faranno ancora. Ho riso di gusto quando loro, atteggiandosi da intelligenti, hanno dichiarato di essere sulla pista giusta. Quella barzelletta sul Grembiule di Cuoio mi ha divertito. Ce l’ho con le prostitute e non finirò di squartarle fino a che non verrò catturato. L’ultimo lavoro è stato davvero buono. Non le ho dato nemmeno il tempo per strillare. Come mi prenderanno adesso? Io amo il mio lavoro e voglio cominciare di nuovo. Sentirai presto parlare di me e dei miei giochi divertenti. Ho salvato un po’ del sangue dall’ultimo lavoro e ho provato a conservarlo in una bottiglia di birra per scriverti, ma è presto diventato come colla e non ho potuto usarlo. Spero che l’inchiostro rosso sia abbastanza adatto ah ah! Al prossimo lavoro strapperò le orecchie della donna e le spedirò alla polizia, giusto per divertimento. Tieni questa lettera fino a quando non colpirò nuovamente, quindi distribuiscila. Il mio coltello è così efficiente e affilato, non vedo l’ora di compiere un altro lavoretto appena ne avrò l’occasione. Buona fortuna.
Sinceramente vostro,
Jack The Ripper.

P.S. Non sono stato abbastanza bravo per scrivere questa lettera prima di sporcarmi tutte le mani di inchiostro rosso, non sono proprio fortunato. Adesso dicono che sono un dottore. Ha ha!

Tra una provocazione e l’altra, Jack Lo Squartatore continua ad uccidere.
La notte del 31 settembre 1888 sarà ricordata come una notte di sangue: a un miglio di distanza l’una dall’altra vengono uccise le prostitute Elizabeth Stride (a Berner Street) e Catharine Eddowes. Entrambe vengono mutilate e accoltellate numerose volte con un bisturi, diversi organi non verranno ritrovati (o almeno non verranno ritrovati sul posto). Il 16 ottobre Jack decide infatti di mandare a George Lusk (capo del comitato di vigilanza di Whitechapel) un pacchetto contenente un rene di Catharine Eddowes. Conservato nell’aceto, il rene era allegato alla famosa lettera “From Hell”.

Questa la lettera inviata a George Lusck:


images?q=tbn:ANd9GcT1JWPQ27Uk1HqzSDowBIJUtg1X1MLFbhRcYOH_UYoVXIzFjbjxhADall’Inferno.
Mr Lusk,
Salve
Le spedisco metà del rene che ho preso da una donna e che ho preservato per lei. L’altro pezzo l’ho fritto e l’ho mangiato, era molto buono. Le posso mandare anche il coltello insanguinato con il quale ho estratto il rene se lei è disposto ad aspettare ancora un po’.

La voce che Jack The Ripper sarebbe anche un cannibale non fa altro che aumentare il terrore degli inglesi. Le forze di polizia presenti nel quartiere di Whitechapel vengono rinforzate, si passa a metodi d’investigazione alquanto bizzarri: si arriva addirittura a fotografare, esportare e analizzare la retina di una delle vittime, nella speranza che vi sia rimasta impressa l’immagine di Jack.

Decine e decine saranno gli arresti a tappeto, ma nessuno dei fermati pare essere l’assassino. Come lo si scopre? Perché mentre tutte queste persone sono in galera, in qualità di “presunti” colpevoli, Jack The Ripper colpisce ancora.

È il 9 novembre, sempre nello stesso quartiere dell’East End, a Dorset Street. Mary Jane Kelly, una giovane prostituta, è la quinta vittima. A trovarla è il padrone della casa in cui vive, venuto a riscuotere l’affitto: dopo aver bussato e non aver ricevuto risposta, il padrone si è affacciato dalla finestra rotta. Lo spettacolo che gli si è presentato davanti agli occhi è uno di quelli che non si dimentica. Uno dei medici legali accorsi sul posto commenterà così: “Sembra che sia stata aggredita da un branco di leoni affamati!” In effetti la povera Mary Jane ha avuto la sorte peggiore di tutte le vittime dello Squartatore: è stata quasi decapitata con un colpo solo, la sua vagina è stata asportata con violenza e gettata ai piedi del letto, i seni e le orecchie recisi e poggiati su un comodino insieme allo stomaco e a un polmone, gli intestini e tutti gli altri organi interni sono sparsi per la stanza. Sul letto, sulle pareti e sul pavimento è tutto sangue. Il viso è stato sfregiato e reso irriconoscibile.
Questo rappresenta il più terribile degli omicidi, ma anche l’ultimo commesso dallo Squartatore. Silenziosamente così com’era emerso dalla nebbia di Whitechapel per compiere i suoi crimini, Jack The Ripper vi scompare. Per sempre.

I sospetti e i nomi che si sono fatti su Jack Lo Squartatore sono davvero tanti. Alcune teorie sono priveimages?q=tbn:ANd9GcQOwjIP8poNSm6nKBJlYtt0LcWuU6q-VSlsNXje4UEoSl9wi5cKgw di fondamento, altre invece risultano davvero interessanti.
Logicamente le principali teorie vedono come colpevoli personaggi morti in quel periodo o stranieri di passaggio per Londra, in modo da spiegare allo stesso tempo l’improvvisa fine degli omicidi.

Il nome più noto a tutti è sicuramente quello di Montague John Druitt, un avvocato inglese, nipote di noti chirurgi, ma a detta di tutti privo di alcuna nozione medica. Druitt venne invitato da Scotland Yard per essere interrogato, ma non si presentò mai alla centrale di polizia. Il giorno prima infatti si era lanciato nel Tamigi, con le tasche ricolme di sassi, suicidandosi.

Altre piste meno importanti portano a George Chapman, criminale noto per aver avvelenato e strangolato numerose prostitute e che fu impiccato proprio in quel periodo, oppure a un chirurgo americano di fama mondiale, o ancora a Michail Ostrog, medico russo mandato dagli Zar appositamente per creare scompiglio nella nemica Inghilterra, o a Francis Tumblety, misogino e collezionista di uteri. Ma anche a Claude Regnier Conder, raffinato e colto archeologo, che avrebbe ucciso tutte le prostitute che avevano saputo della sua storia adultera con Mary Kelly.

Ci sono poi le ipotesi affascinanti e più improbabili, come quella di Mary Pearcey, una donna malata di mente, ribattezzata appunto Jill The Ripper, oppure l’ipotesi che l’assassino fosse addirittura Charles Lutwidge Dodgson (meglio noto come Lewis Carroll).

Una delle più intricate ed affascinanti è la teoria della Cospirazione Reale.
Più di un testimone giurò di aver visto William Gull, medico di corte e massone, morto di emorragia celebrale il 29 gennaio 1890, aggirarsi nei dintorni degli omicidi di Jack.
Taluni tendono a considerare lo stesso William Gull il vero colpevole (come succede nel film del 2001 con Johnny Deep). Questa teoria sostien che William Gull fosse solamente la spalla e la copertura di un omicida dal sangue blu: il Duca di Clarence, Alberto Vittorio, nipote della regina e potenziale erede al trono. Il giovane si era infatti ammalato di sifilide a 17 anni, in seguito ad un rapporto con una prostituta, e girava voce che avesse un forte odio per questa categoria. Partendo da queste voci, è facile immaginarsi il Duca che si aggira per i bui vicoli di Whitechapel, accompagnato dal medico di corte, alla ricerca di prostitute da uccidere barbaramente in segno di vendetta. Magari con il benestare della casa reale.
Anche il Duca, come ogni sospetto principale, è morto distrutto dalla malattia nel 1892, a soli 24 anni.

images?q=tbn:ANd9GcTH82X7HG97C8XgfmWSo4cpvhH2us0WU9eCFMR0TH_wUVJ6dQrYSASempre vicina alla tesi della Cospirazione Reale, c’è la versione di Patricia Cornwell che ha raccolto la sua teoria in un libro nel quale l’assassino sarebbe Walter Sickert, uno dei più noti pittori inglesi che avrebbe fatto parte di una cospirazione massonica, atta a proteggere il Duca malato di sifilide. La teoria si basa sul quadro “Omicidio a Camden Town” che raffigura una donna nella stessa posa che aveva una delle vittime di Jack.

Risale, però, al 1992 l’episodio più sorprendente. Un inglese annunciò al mondo di aver ritrovato un diario nel quale erano contenute le memorie di Jack Lo Squartatore. Il diario racconta le avventure di un commerciante inglese, James Maybrick, che durante i suoi viaggi si divertiva a sezionare prostitute. I particolari sono molto accurati e le descrizioni degli omicidi sono realistiche, ma indagini approfondite escludono fermamente che si tratti proprio delle memorie di Jack Lo Squartatore anche se molte foto di Maybrick ricordano vagamente l’identikit del Ripper…

Ultima ipotesi è quella che segue la pista esoterica.
Nel 1887 nasceva proprio a Londra l’Hermetic Order of the Golden Dawn, presieduta dal mago Samuel Liddel Mathers, sposato con la sorella del filosofo Henri Bergson.
È una delle più importanti sette sataniche della storia, divisa in 3 ordini (“Golden Dawn in Outer”, “Roseae Rubeae et Aureae Crucis” e “l’Ordine dei Capi Segreti”). Da essa sono nate tantissime sette sataniche ed esoteriche in tutto il mondo, altre la usano come punto di riferimento.
Proprio in concomitanza con la fondazione della “Golden Dawn” si registrarono a Londra parecchi crimini sessuali, facilmente riconoscibili per le mutilazioni rituali e la scomparsa di alcune parti dal corpo delle vittime.
Come in Italia ha preso piede l’ipotesi del Mostro di Firenze visto come esecutore di omicidiimages?q=tbn:ANd9GcRxDcWtAXV5sWlSMuGHSLrNLxMUf2ejgdauUn49M2azvafRwfVC commissionati da una potente setta satanica, alla quale apparterrebbero uomini insospettabili e molto potenti, così è successo in Inghilterra per Jack Lo Squartatore.
Uno scrittore e giornalista inglese, Daniel Parson, nel 1964 ha dato alle stampe una serie di prove atte a dimostrare che Montague John Druitt apparteneva alla setta “Gli Apostoli” e che sarebbe stato ucciso (proprio come Pacciani) per volere della setta, preoccupata dal rischio di essere scoperta a causa sua. E chi sarebbe il membro altolocato e potente, a capo della setta per la quale Druitt uccideva e dalla quale è stato gettato nel Tamigi? Ebbene si il Duca di Clarence, Alberto Vittorio.

Come potete vedere tra le mani ci sono tante ipotesi ma pochi dati certi. Chi è realmente Jack Lo Squartatore? Probabilmente non lo sapremo mai. Il suo segreto giace nella sua tomba ovunque essa si trovi.

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