CRIMINOLOGIA e DIRITTO

Stupro di gruppo: per la Cassazione il carcere non è obbligatorio.

images?q=tbn:ANd9GcTfMpqK5fqnSnEpiwuvIkPXqjjQW7588UxNcri53jUZ8XkaxlqGtACon la sentenza n. 4377 del 1 febbraio 2012, la Suprema Corte di Cassazione, III Sez. Pen., ha statuito che per i componenti del branco accusati di violenza sessuale di gruppo, non sussiste l’obbligo di disporre l’arresto ma si deve procedere a valutare la possibilità di ricorrere alla applicazione delle misure alternative al carcere.
Con questa sentenza, gli ermellini hanno bocciato un’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, che aveva confermato il carcere come unica misura applicabile per due imputati accusati di violenza sessuale di gruppo, operando una interpretazione estensiva della sentenza n. 265 del 2010 della Corte Costituzionale. Questa sentenza ha dichiarato l’incostituzionalità della c.d. legge Carfagna (d.l. 23 febbraio 2009), nella parte in cui vietava la gradualità della misura cautelare e prevedeva che tutta la pena fosse espiata in carcere.

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